Come siamo cambiati per adeguarci alla termotecnica di oggi
Puntuale come un’orologio svizzero, nella giornata più fredda dell’anno, arriva il guasto alla caldaia, o nella più calda il guasto al condizionatore estivo. Soprattutto se non programmi la manutenzione con un service attento, è un’evenienza più frequente di quanto pensi. A quel punto non resta che chiamare il service termotecnico di fiducia perché possa risolvere al più presto il guasto.
Questa è una risposta scontata, lo sappiamo, quello che è meno scontato, purtroppo, è la natura del guasto. Infatti rispetto al passato, i guasti sugli impianti di condizionamento estivo e invernale sono molto meno prevedibili e molto meno comprensibili a una prima occhiata. Prima bastava un tipo di rumore o un semplice sguardo, per capire al volo quello che non andava, un motorino grippato, una ventola difettosa, un accumulo di calcare. Oggi è tutto diverso, sia i guasti, sia la natura dei guasti, sia il modo di diagnosticarli e, quindi, anche di trattarli.
Come sono cambiati i guasti del sistema di condizionamento?
Come service termotecnico con esperienza ultra ventennale, possiamo affermare che oggi non ci sono più i guasti di una volta.
- Non esistono più guasti standard o ripetitivi.
- Occorre fare una serie di esami per diagnosticare il guasto, più o meno come potrebbe fare un medico per la sua diagnosi.
- Di fronte agli stessi risultati, è possibile trovarsi di fronte a due o più problematiche diverse. Occorre esperienza, competenza, confronto, e il giusto approccio per scovare il problema e provare a risolverlo.
- Di conseguenza occorre anche più tempo per trovare la soluzione.
Perché non c’è più il guasto alla caldaia di una volta?
Alla base dell’evoluzione dei guasti ai sistemi di condizionamento ci sono una serie di fattori, che si autoalimentano a vicenda, fra questi:
- l’introduzione di nuove tecnologie
I nuovi apparecchi sono sempre più evoluti, e non hanno più solo componenti meccaniche, ma sempre di più anche elementi elettronici e informatici. - L’aumento della complessità
I nuovi sistemi di condizionamento estivo e invernale sono sempre più spesso composti da diversi elementi. Quindi la semplice caldaia o il semplice condizionatore, lasciano sempre di più il campo a pompe di calore e a sistemi ibridi, integrati, in cui diversi apparecchi e diverse fonti energetiche interagiscono fra loro. - La rapidità con cui cambiano i prodotti
In passato i prodotti alla base di questi sistemi erano stabili, duravano almeno 5/7 anni. In questo lasso di tempo riuscivi a conoscerli bene e a capirne potenzialità e problematiche. Oggi tutto è assolutamente accelerato. Per esigenze del mercato, per evoluzioni della normativa e della tecnologia, i prodotti cambiano ogni 2 o 3 anni e ogni volta devi cominciare da zero. - Un generale disallineamento fra tutti gli attori della filiera
L’evoluzione repentina del nostro settore ha provocato anche un gap di conoscenze e un generale disallineamento fra i diversi attori della filiera: produttori, distributori, progettisti, installatori. Con il risultato che spesso il centro assistenza si trova a risolvere i problemi che possono sorgere a monte. Non perché siamo i più bravi di tutti, ma semplicemente perché ci troviamo a valle, e, quando arriva il guasto, il cliente chiama noi. L’esperienza che abbiamo maturato in questi anni sul campo, e le conoscenze che abbiamo dovuto rinnovare per poter continuare a competere e a gestire il nostro lavoro, ci hanno permesso di diventare un punto di riferimento in questo momento di cambiamento. Ne è una prova il monte ore, quasi 300 da gennaio a oggi, dedicate alla consulenza fatta a progettisti e installatori, di affiancamento nei sopralluoghi, nei pre-collaudi, nella definizione dei progetti stessi di impianto.
Com’è cambiato il nostro service per stare al passo con la termotecnica di oggi?
SEATECH – SeA Campatelli non è più lo stesso service di venti anni fa, siamo di più, probabilmente più giovani, sicuramente con un approccio diverso alla termotecnica. Proviamo a condensare l’evoluzione in pochi punti salienti.
- Nuove competenze
Oltre ai concetti meccanici che sono alla base di qualsiasi manutentore termotecnico, la materia è diventata sempre più complessa, perché sono arrivate le soluzioni basate sull’elettronica e sull’informatica. Per non parlare delle evoluzioni e della crescente importanza della normativa. - Ancora più formazione
Per questo è necessario, oltre a fare esperienza diretta sul campo, aggiornarsi continuamente sulle evoluzioni che interessano ogni aspetto del nostro mestiere (norme, tecnologie, evoluzioni del mercato, politiche energetiche). Ecco perché solo negli ultimi dieci mesi abbiamo fatto più di 1.700 ore di formazione, sia interna, sia esterna con aziende e agenzie di formazione. - Assetto organizzativo
Per mantenere gli alti livelli di servizio, in un contesto molto più complesso, abbiamo dovuto strutturare ancora di più la nostra organizzazione. Ampliare l’organico, cercare nuove competenze, cambiare modus operandi non più efficienti. Ad esempio abbiamo dovuto cambiare le modalità di equipaggiamento dei nostri furgoni. Mentre in passato i furgoni che andavano in intervento, si portavano dietro svariate tipologie di ricambi e componenti, perché il 90% dei guasti era di tipo meccanico e di pronta risoluzione, oggi non ha più senso muoversi in questo modo. Abbiamo così attivato un furgone-staffetta che si muove in base alla richiesta specifica e lo fa in tempi molto rapidi. - Meno lavatrici
Non è uno scherzo! Rispetto a qualche anno fa, ci sporchiamo meno. Perché il lavoro meccanico, lascia sempre di più il passo al lavoro di concetto su schede elettroniche e programmi informatici.