Tutti i modi per disfarti di questo ospite indesiderato
Nella top ten degli ospiti indesiderati non possiamo non riservare un posto d’onore al calcare. Non è cattivo ma si diverte a tirare brutti scherzi a impianti ed elettrodomestici. Per questo i depositi di calcare sono acerrimi nemici di ogni buon padre di famiglia, di ogni massaia accorta, di giovani e inesperte coppie alle prese con l’ennesimo bollitore elettrico da buttare.
Una sottile patina bianca, si preannunciano così i depositi di calcare. Ad un primo sguardo potrebbero sembrare innocui, quasi carini, un dettaglio da eliminare con un colpo di spugna. E invece no. Il calcare arriva portato dall’acqua, soprattutto quella che chiamiamo “dura”, ossia con grandi concentrazioni di calcio e magnesio, et voilà, complici le alte temperature, si moltiplica. Una roba che neanche i Gremlins dopo la mezzanotte.
La patina bianca si trasforma presto in incrostazioni, le incrostazioni diventano masse calcaree così consistenti da otturare completamente boiler e tubature. Il calcare è un pessimo termoconduttore, per cui isola tutto ciò che ricopre, ed ecco che serpentine e resistenze perdono la loro capacità di scambiare calore. Il calcare può addirittura corrodere tubature e altri componenti. Insomma un disastro. Incrostazioni e corrosioni, oltre ad essere oggettivamente brutte da vedere possono danneggiare, fino a compromettere del tutto il funzionamento di bollitori, lavatrici, lavastoviglie, scaldabagni, caldaie.
Nelle caldaie i depositi di calcare possono diminuire le prestazioni fino al 20%. Questo significa che l’amico calcare rende meno efficiente il tuo impianto termico e ti presenta un conto più salato in bolletta. Maggiori consumi, minori prestazioni e una vita più breve per caldaie, impianti, elettrodomestici.
La lotta ai depositi di calcare nell’impianto termico si può affrontare in due modi, con la prevenzione, della serie ave’ paura è meglio che toccanne, oppure con la rimozione successiva del calcare accumulato.
1. Prevenire può significare:
- Installare filtri anticalcare che riescono a trattenere le impurità, limitando di fatto i depositi di calcare.
- Tuttavia, soprattutto se abiti in una zona in cui l’acqua è molto dura, i filtri non risolvono il problema all’origine. Almeno non con la stessa efficacia nel tempo della soluzione preventiva per eccellenza: l’installazione di un addolcitore. L’addolcitore riduce all’origine la durezza dell’acqua, il calcare non lo fa proprio entrare perché al suo posto immette sali di sodio. I vantaggi sono molteplici: miglior funzionamento, minori consumi, minore uso di detergente per lavare, risparmio effettivo in bolletta. Tra l’altro per installare l’addolcitore non è neanche necessario alcun intervento strutturale e nemmeno modificare in alcun modo l’impianto di riscaldamento.
2. La rimozione successiva
è necessaria quando l’ospite ormai si è presentato, quando il calcare si è depositato così tanto da iniziare a dare qualche problema al sistema idrico. La rimozione deve essere fatta da tecnici specializzati a mano oppure attraverso il lavaggio chimico, cioè il passaggio nelle tubature e nella caldaia di un composto chimico acido che scioglie i depositi di calcare.
I segnali di questo deposito eccessivo di calcare possono essere diversi: pochissima pressione dell’acqua dal rubinetto, poca acqua calda, intasamenti dei rubinetti, componenti malandati, depositi di calcare sulle stoviglie… ne basta almeno uno per farvi scattare l’allarme. Tuttavia i clienti SeA possono stare tranquilli perché nei controlli periodici previsti il calcare è un osservato speciale e questa lotta all’ospite indesiderato la combattiamo insieme.