Le interviste agli installatori
Pasquale Tufilli e Riccardo Cipolla ci raccontano le loro termoidrauliche
Stiamo parlando della collaborazione quasi ventennale fra due termoidraulici di fiducia SeA Campatelli SEATECH: Pasquale Tufilli e Riccardo Cipolla, i Mario e Luigi Bros della Costa Etrusca. Due installatori, ciascuno con ditta individuale, che si sono incontrati casualmente sui cantiere, e hanno deciso di far fronte comune sui lavori da fare, anche attraverso una società condivisa.
Li abbiamo intervistati per conoscerli meglio e capire con loro dove sta andando la termoidraulica oggi. Due interviste fatte in momenti diversi senza che l’altro fosse presente, da cui però emergono chiaramente punti di contatto, a riprova del rapporto professionale che li lega.
Appassionato di motori, coach sportivo dei due figli, classe ‘75, Pasquale. Giramondo, sub entusiasta, classe ‘64, Riccardo. Il primo ha iniziato presto a lavorare nel settore della termoidraulica, prima come apprendista e dipendente di Danilo Marzini (leggi qui la sua intervista), poi in proprio come libero professionista. Riccardo, invece, ci è approdato dopo una serie di traversie e lavori diversi, tra cui anche l’autista di pullman e l’agente di viaggi. Finalmente nel 1998 ha trovato la sua strada nella termoidraulica e qui si è fermato, soddisfatto della propria scelta.
Quale lavoro di termoidraulica ti dà più soddisfazione?
Pasquale: “Mi piace lavorare alle centrali, sono lavori complessi e di grandi dimensioni, ma alla fine ti danno una soddisfazione altrettanto grande.”
Riccardo: “Trovare soluzioni nuove e soddisfacenti per il cliente, non solo a livello di comfort, ma anche di risparmio energetico. In generale tutti i lavori che derivano dalla trasformazione di impianti tradizionali in impianti ibridi o full electric mi danno molta soddisfazione. Mi piace sia la manualità, sia la progettualità dietro a questo lavoro.”
Com’è cambiata la termoidraulica oggi?
Pasquale: “La pandemia ha tracciato un confine fra le soluzioni tradizionali e quelle nuove. E lo ha fatto in maniera repentina, tanto che in poco tempo abbiamo dovuto cambiare, che dico cambiare?! Abbiamo rivoluzionato il nostro lavoro. Vivendo i cambiamenti installazione dopo installazione. Non è stato semplice, ma oggi ci siamo organizzati e abbiamo più esperienza per le prossime sfide sul campo.”
Riccardo: “La svolta c’è stata con la pandemia, ma anche con la crisi energetica, climatica e i conseguenti grossi incentivi che hanno interessato il settore edile. Di conseguenza anche la termoidraulica ha fatto passi da gigante verso quella che viene definita la transizione energetica.”
E il rapporto con il cliente?
Pasquale: “Il rapporto con il cliente è cambiato tanto, oggi, grazie a Internet, le persone sono molto informate. Questo se da un lato può essere positivo, dall’altro ti mette di fronte a una conoscenza spesso solo superficiale, che pretende di sapere più del professionista. Sicuramente, rispetto a prima, c’è un maggior sforzo per far capire determinate scelte e opzioni proposte.”
Riccardo: “Il cliente è molto più sensibilizzato sul tema energetico e ambientale, questo fa sì che più persone valutino soluzioni che puntano al risparmio energetico, anche a fronte di un investimento maggiore. Per noi il lavoro è certamente più complicato, ma, almeno per me, più soddisfacente.”