Artigiani della termoidraulica

Le interviste agli installatori.
Marco Barsotti ci racconta la sua Termoidraulica Barsotti.

Ha iniziato a scoprire questo mestiere da bambino, nelle uscite con il suo babbo, termoidraulico come lui. Ha aperto ditta quando aveva poco più di 18 anni, oggi è uno degli installatori termoidraulici a Rosignano con cui collaboriamo da più tempo. Marco Barsotti è protagonista di questa seconda puntata con le interviste agli installatori partner di SeA Campatelli.

Come hai iniziato?

Avevo meno di 10 anni quando ho iniziato ad appassionarmi al lavoro di mio babbo. Ero affascinato soprattutto dagli aspetti manuali di quel mestiere: le saldature, per esempio, avrei voluto farle anche io! E, be’, non passò molto da quel desiderio alla sua realizzazione! Forse troppo poco! Perché già a 11 anni ho iniziato a seguire babbo nelle sue uscite. La mattina andavo a scuola e il pomeriggio gli davo una mano.

Ben presto, vista la mia inclinazione per i lavori artigianali e la dimestichezza con gli attrezzi del mestiere, ho cominciato ad essere un vero aiutante. E non appena conclusa la scuola dell’obbligo ho cominciato a lavorare come termoidraulico nella ditta di famiglia.

Non è durata molto però! Come spesso accade in famiglia si litiga, e dopo l’ennesimo battibecco padre-figlio ho deciso di aprire ditta per conto mio. Avevo compiuto da poco 18 anni, e credo di essere stato uno fra i più giovani installatori termoidraulici a Rosignano!

Com’è la Termoidraulica Barsotti Marco oggi?

Dopo quasi 40 anni quel giovane termoidraulico ha dato vita a un’impresa di 8 persone. Lavoriamo principalmente su bagni e su impianti di riscaldamento e condizionamento di qualsiasi dimensione e tecnologia.

In squadra ho anche mio figlio più piccolo, 25 anni, ha ereditato la mia passione e abilità per i lavori manuali. E la mia stessa inclinazione al battibecco familiare!

Ricordi un lavoro particolarmente soddisfacente?

La soddisfazione più grande nel mio lavoro sono i complimenti dei clienti, che, fortunatamente, non sono mai mancati. Ma se devo trovare un aspetto particolarmente soddisfacente della mia attività, è senz’ombra di dubbio la capacità di realizzare oltre 20 anni fa i primi sistemi ibridi, in maniera del tutto artigianale. Oppure essere stati fra i primi in Italia, sicuramente in questo territorio, a realizzare gli impianti di riscaldamento a pavimento, già a fine anni ‘80.

Come si è evoluta la termoidraulica oggi?

Dal punto di vista manuale è tutto molto più semplice! Per esempio i sistemi nascono già ibridi dalla casa di produzione, 20 anni fa era il tecnico che metteva tutto insieme da zero e creava un sistema di condizionamento misto, capace di funzionare bene insieme. Ci voleva esperienza e abilità. Oggi ci hanno tolto il divertimento! La stessa cosa succede con i materiali, più innovativi e semplici da maneggiare. Insomma, sicuramente a livello tecnico e tecnologico è diventato tutto più complesso, ma come artigiano il lavoro è meno suggestivo.

Quali sono secondo te le ragioni del successo della tua impresa?

Credo che il successo della Termoidraulica Barsotti sia legato a due fattori fondamentali. Innanzitutto il nostro modo di lavorare. Siamo tutti piuttosto pignoli nell’esecuzione tecnica e di conseguenza clienti e collaboratori non si sono mai lamentati, anzi hanno contribuito a farci conoscere attraverso il passaparola.

Il secondo aspetto del nostro successo è legato anche alle collaborazioni che sono nate negli anni. A partire dal rapporto con Mollica di San Pietro in Palazzi, importante rivendita di materiali edili e idrotermosanitari, che 40 anni fa ci ha dato fiducia proponendoci come ditta esterna per lavori di grandi dimensioni: villaggi, complessi residenziali, etc. Ma anche la ditta Lena, altro rivenditore importante di materiale idraulico, fino ad arrivare a una delle più recenti e soddisfacenti collaborazioni, quella con il service termotecnico SeA Campatelli, all’insegna del rispetto e della correttezza.