Impianto con caldaia a condensazione Immergas
Il 26 settembre 2015 è stata abolita la caldaia tradizionale in favore della caldaia a condensazione. Questo grazie a due direttive europee: la direttiva 2009/125/CE (Ecodesign) e la 2012/27/UE per l’Efficienza Energetica di tutti gli impianti di riscaldamento. Da quel momento si possono acquistare solo caldaie a condensazione, senza obbligo di sostituzione immediata delle caldaie tradizionali in uso. Ad oggi le caldaie tradizionali sono praticamente esaurite.
Per capire le innovazioni portate dalle caldaie a condensazione e il loro funzionamento non possiamo che partire dalle differenze che hanno rispetto alle caldaie tradizionali.
Quali differenze fra caldaia a condensazione e caldaia tradizionale?
Ricordi la credenza secondo la quale non usiamo tutte le potenzialità del cervello umano? Ecco con le caldaie tradizionali succedeva più o meno la stessa cosa: non usavano tutto il calore che producevano.
La grande innovazione portata dalle caldaie a condensazione sta infatti nella loro capacità di sfruttare il calore latente dei fumi di combustione. Perché il vapore acqueo presente nei fumi di combustione, invece di essere smaltito con essi nell’atmosfera, attraverso il camino o la canna fumaria, viene recuperato per generare altro calore. Questo permette non solo di far funzionare la macchina con meno combustibile ma anche di liberare i fumi di scarico a una temperatura molto inferiore.
Il calore latente recuperato viene usato per pre-riscaldare l’acqua di ritorno dai radiatori, che altrimenti arriverebbe più fredda rispetto a quella di mandata, come succedeva nelle caldaie tradizionali, imponendo un maggior dispendio di energie per il ritorno alla temperatura ottimale di esercizio. Il pre-riscaldamento dell’acqua di ritorno permette quindi alle caldaie a condensazione di aumentare il rendimento della combustione e di ridurre così le emissioni di anidride carbonica e di NOx.
La riduzione di questi inquinanti è garantita anche dal sistema di combustione della maggior parte delle caldaie a condensazione, che ha in dotazione un bruciatore a premiscelazione aria-gas controllato elettronicamente, con un funzionamento diretto e continuo che evita dispersioni, sprechi e garantisce un rendimento costante.
Le caratteristiche tecniche che hanno consentito l’innovazione delle caldaie a condensazione sono:
- Lo scambiatore, che convoglia i fumi di combustione e ne usa la condensa per generare calore.
- L’uso di materiali che non si corrodono, resistenti all’acidità della condensa (ph 4,5), come per esempio l’acciaio Inox. Le caldaie tradizionali non sfruttavano il calore che avrebbero potuto ricavare dalla condensazione dei fumi di combustione anche perché la condensa poteva corrodere i materiali con cui erano realizzati condotti e generatore.
- La superficie di scambio termico che convoglia la condensa nelle acque reflue domestiche (in caso di impianti con potenza nominale inferiore ai 35 kW) o al dispositivo di neutralizzazione della condensa, nel rispetto della norma UNI 7129/2015.
- L’elettroventilatore inserito a monte del bruciatore, che aspira i fumi di scarico, dato che le caldaie a condensazione a differenza di quelle tradizionali non sfruttano il tiraggio naturale del camino.
I vantaggi della caldaia a condensazione
Avrai sicuramente già intuito che l’innovazione delle caldaie a condensazione le permette di avere un’efficienza energetica nettamente superiore anche rispetto alle vecchie caldaie ad alto rendimento.
- Minore impatto ambientale
– Riduzione dell’inquinamento atmosferico: fino ad un 70% in meno di ossidi d’azoto e di monossido di carbonio e minori emissioni di particolato atmosferico.
– Immissione nell’atmosfera di fumi di scarico ad una temperatura inferiore.
– Uso di minore combustibile a parità di rendimento.
- Risparmio in bolletta
Un risparmio che, in base ad una serie di fattori concomitanti, può variare dal 5% al 30% rispetto alla bolletta di un impianto tradizionale.
Quali sono i fattori che aumentano l’efficienza di una caldaia a condensazione?
L’efficienza energetica e termica, e quindi tutti i vantaggi connessi, di una caldaia a condensazione aumentano in presenza di determinate condizioni tecniche, strutturali e ambientali. Vediamole tutte.
- La temperatura esterna e la temperatura dell’acqua immessa nel circuito.
Più è bassa la temperatura esterna e dell’acqua, minore sarà la soglia di avvio della caldaia, maggiore sarà il risparmio energetico finale. - Il sistema di riscaldamento scelto.
– La combinazione con un sistema solare termico può portare ad un risparmio energetico di oltre il 30%.
– Quella con sistema di riscaldamento a pavimento radiante arriva al 20-25%.
– I termosifoni, portano ad un risparmio energetico del 5-10% rispetto allo stesso impianto con caldaia tradizionale.
A proposito di termosifoni e caldaie a condensazione, apriamo una piccola parentesi: quali radiatori con caldaia a condensazione?
Partendo dal presupposto che più i radiatori sono capaci di cedere calore, minore è la temperatura richiesta per un riscaldamento ottimale, diciamo che i radiatori migliori da associare ad una caldaia a condensazione sono i termosifoni in acciaio, seguiti da quelli in alluminio, meno costosi dei primi ma anche più rumorosi e più soggetti a corrosione. Entrambi i tipi di radiatore hanno una bassa inerzia termica, cioè impiegano poco tempo a raccogliere e a trasmettere calore e quindi garantiscono la massima efficienza con un impianto veloce come quello delle caldaie a condensazione. La scelta meno efficiente che si possa fare è associare questo tipo di caldaia ai radiatori in ghisa, i più economici e resistenti in assoluto ma anche quelli con una maggiore inerzia termica. - L’isolamento termico della casa.
Un maggiore isolamento garantisce una maggiore efficienza dell’impianto di riscaldamento con caldaia a condensazione perché il generatore può lavorare a una temperatura di esercizio non troppo alta. - La zona climatica dell’immobile.
Le caldaie a condensazione massimizzano la loro efficienza energetica in zone climatiche fredde dove il riscaldamento si tiene acceso per molte ore al giorno a temperature più basse. - La manutenzione.
Per ottenere il massimo rendimento in termini di minori consumi e impatto ambientale la manutenzione dell’impianto non dovrà mai essere trascurata. Ma naturalmente questo vale per tutti gli impianti termotecnici.
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Quanto costa una caldaia a condensazione?
Il costo di una caldaia a condensazione può variare dalle 500 alle 5.000 euro, dipende dalla potenza e dalle funzionalità (caldaie ad accumulo, a micro-accumulo, a biomassa, caldaie a condensazione per la sola produzione di acqua calda sanitaria). In generale possiamo affermare che i prezzi si sono ridotti negli anni e anno dopo anno è possibile usufruire di agevolazioni fiscali e bonus per l’efficientamento energetico della propria abitazione.
Qui per esempio parliamo delle detrazioni e degli incentivi per la sostituzione della caldaia nel 2021
Oltre al costo della caldaia poi devi mettere in conto tutte le spese connesse all’installazione e alla manutenzione: manodopera, costo e posa delle tubature e dell’eventuale pozzetto di scarico della condensa, con l’eventuale dispositivo di neutralizzazione della condensa; l’installazione o l’adeguamento della canna fumaria; l’eventuale smaltimento del vecchio impianto, i costi di manutenzione, che comunque devono essere conteggiati per qualsiasi impianto termico.
L’ideale è sempre decidere non in base al costo più basso ma in base al migliore rapporto qualità prezzo e alla migliore soluzione per la propria specifica situazione.
Dove installare la caldaia a condensazione?
Come le caldaie tradizionali anche le caldaie a condensazione sono fatte per soddisfare diverse esigenze di posizionamento. La prima decisione da prendere nella scelta della caldaia è il posizionamento interno o esterno della caldaia.
In generale, e se possibile, è consigliabile scegliere un posizionamento interno, tuttavia le caldaie a condensazione da esterno hanno tutte le carte in regola per funzionare perfettamente in condizioni più difficili, esposte agli agenti esterni. Esistono anche caldaie esterne da incasso per una maggiore protezione. Le caldaie da interno possono essere anche super compatte per adattarsi agli ambienti più piccoli.
Quali sono le migliori caldaie a condensazione?
Partendo dal presupposto che le caldaie a condensazione sono sottoposte a una normativa di riferimento e all’obbligo di soddisfare determinati requisiti di qualità. La risposta è: dipende. La migliore caldaia a condensazione è quella più adatta alla tua situazione, in termini di struttura dell’immobile e dell’impianto di riscaldamento esistente, di località, stile di vita e di utilizzo dell’impianto. Il consiglio è sempre di valutare ogni specifica situazione con un progettista esperto.
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