Cos’è e a cosa serve il codice catasto impianto termico

Come le automobili anche le caldaie e qualsiasi altro tipo di impianto termico sono targati con un codice alfanumerico univoco che si chiama codice catasto impianti termici. Perché in effetti, come le automobili, gli impianti di climatizzazione estiva e invernale, rendono confortevole la nostra quotidianità e spesso risultano essenziali. Tuttavia, in assenza di un’accurata manutenzione oltre a perdere efficienza e risultare nel tempo anti-economici, possono diventare altamente inquinanti, se non addirittura mettere a rischio la nostra salute e la nostra sicurezza.

La legge istituisce quindi l’obbligo di

Cos’è il SIERT?

Il SIERT è il sistema informativo regionale sull’efficienza energetica della regione Toscana. E cosa c’entra con il codice catasto impianti termici? Prima di arrivare al codice catasto facciamo un passetto indietro per capire chi lo gestisce e in che modo lo fa.

Il DPR 74/2013 affida la gestione dei codici catasto ad ogni regione e provincia autonoma, che autonomamente si dota di un catasto territoriale degli impianti termici. La regione Toscana, che è l’ente competente in materia di controlli di efficienza energetica degli impianti termici, ha istituito il proprio catasto: il CIT, l’applicativo per l’accatastamento degli impianti termici e per la registrazione dei rapporti di controllo di efficienza energetica che vengono fatti da manutentori qualificati.

Il CIT, insieme all’APE, l’applicativo per la produzione degli attestati di prestazione energetica, si trovano all’interno di un unico archivio informatico della nostra regione, il SIERT appunto, in cui si trovano:

Chi assegna il codice catasto all’impianto termico?

Il codice catasto è generato dal modulo CIT del SIERT, ed è un codice alfanumerico di 10 cifre, che non cambia mai, assegnato dall’installatore o dal manutentore, nel momento in cui l’impianto viene registrato nel catasto regionale, su commissione del responsabile dell’impianto termico.

Assegnazione codice catasto impianti termici

Per concludere l’operazione di accatastamento, l’installatore o il manutentore applicano l’adesivo con il codice catasto sull’impianto e scrivono il codice nel Libretto di impianto per la Climatizzazione, che viene trasmesso alla regione attraverso il SIERT.

A cosa serve il codice catasto ?

Il codice catasto serve per l’inserimento, il salvataggio, la ricerca e la consultazione di tutte le informazioni relative ad uno specifico impianto termico, nel sistema informativo regionale.

Il codice catasto quindi non è solo obbligatorio per legge, per identificare in maniera univoca e monitorare ogni impianto termico presente nel territorio regionale ma è anche molto utile per risparmiare tempo e carta, perché permette a tutte le persone interessate di operare in uno spazio digitale, condiviso e sincronizzato.

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Chi può usare il codice catasto?

Il codice catasto è a disposizione di tutte le persone interessate alla gestione di uno specifico impianto termico: chi lo usa, chi lo installa, chi ne cura la manutenzione, chi lo controlla.

  • Installatori e manutentori
    Chi installa e fa la manutenzione degli impianti termici non solo si occupa dell’accatastamento e quindi della generazione e comunicazione del codice catasto, ma ha l’obbligo di inviare e aggiornare il libretto di impianto di climatizzazione e di comunicare tutti i rapporti di controllo di efficienza energetico entro 30 giorni dal controllo.

    Vien da sè la possibilità di consultare tutte le informazioni relative ad un determinato impianto per l’esecuzione dei propri compiti sullo stesso.

  • Responsabili dell’impianto termico (proprietari, occupanti, amministratori, terzo responsabile) ma anche semplici cittadini
    Chi occupa l’abitazione in cui è presente l’impianto termico, sia esso un inquilino o il proprietario dell’immobile, può registrarsi e accedere al SIERT, attraverso il codice catasto, consultare le informazioni relative a quell’impianto. Verificarne la correttezza e l’aggiornamento, modificare il nominativo del responsabile oppure trasmettere le informazioni di dismissione dell’impianto.

    Il SIERT inoltre dà la possibilità di fare ricerche a qualsiasi cittadino anche senza la registrazione:
    – la ricerca del manutentore fra tutti quelli registrati, per nominativo o per provincia o comune;
    – la ricerca dell’ispettore degli impianti termici;
    – la verifica della presenza nel SIERT del proprio impianto e della regolare trasmissione del rapporto di controllo ed efficienza energetica insieme al relativo Bollino, da parte del manutentore.
    Per fare questo ultimo controllo non serve essere registrati ma è necessario conoscere: il codice catasto dell’impianto termico a cui si è interessati; il codice fiscale del responsabile d’impianto e il numero del Bollino.

  • Ispettori e Pubblica Amministrazione
    Per accertare la correttezza delle procedure di controllo e registrazione fatte sugli impianti e per caricare i rapporti di ispezione fatti.

  • Fornitori di combustibile dell’impianto termico
    Per localizzare l’impianto e conoscerne i consumi.

Dove trovo il codice catasto dell’impianto termico?

Il codice catasto dell’impianto termico si trova sul libretto di impianto per la climatizzazione ma anche sull’adesivo apposto sull’impianto stesso in fase di accatastamento e nel rapporto di controllo di efficienza energetica.

Se il codice catasto dell’impianto termico nel territorio toscano è di 4, 5 o 6 cifre, per usarlo nella ricerca nel SIERT, devi portarlo a 10 cifre inserendo degli zero davanti al codice, altrimenti il portale della regione Toscana non lo accetta.

Se non conosci il codice catasto dell’impianto puoi andare sul SIERT e richiederlo con il codice fiscale del responsabile dell’impianto. Se hai problemi contatta il tuo service di manutenzione.

Codice Catasto Impianto Termico - SeA Campatelli

8 risposte

  1. E possibile che quesa sia la targa del impianto della mia caldaia mini Eolo A8DEF192DF16?

  2. Ciao Roxanne! No. I dati identificativi della caldaia sono la matricola dell’apparecchio, data dal costruttore, e il codice catasto dell’impianto termico, dato dalla Regione Toscana. Quel numero non sappiamo a cosa si riferisce, per saperne di più ti invitiamo a contattare il nostro servizio clienti. Trovi tutti i contatti qui.

  3. 02003063000010106646 questo è il numero seriale della mia caldaia posso sapere quanti anni ha?

  4. Cosa succede se la ditta impiantistica non comunica il “Codice Chiave” al “Responsabile dell’Impianto” ? Nel mio caso il proprietario di casa (e quindi anche della caldaia).
    Ci sono delle sanzioni?

  5. Sul post che precede:
    In caso di vendita della casa serve far redigere l’ APE.
    I tecnici che se ne occupano, per tale attività, richiedono anche i 2 codici della caldaia: Codice catasto e Codice chiave.
    Ne consegue che se il proprietario di casa (che di solito assume anche la funzione di “Responsabile dell’Impianto) non è in possesso dei due codici, non riesce a vendere casa (perché non può far redigere l’APE).
    In questo caso l’impiantista che ha registrato la caldaia, è obbligato a fornire SUBITO entrambi i codici?
    E quali obblighi / sanzioni ci sono in caso contrario?
    Anche se ad esempio non viene apposto l’adesivo con il numero catasto sulla caldaia ?
    Grazie

  6. Ciao Luca, il numero seriale è caratteristico del costruttore, che adotta modi diversi per dare numero progressivo al prodotto, al’anno, settimana o giorno di produzione. Per questo occorre sapere chi è il produttore.

  7. L’impiantista che ha registrato la caldaia è obbligato a fornire i codici compatibilmente con i tempi di registrazione degli interventi e della accessibilità al portale se non esistenti.
    Non sappiamo l’ entità delle sanzioni nella tua regione (Veneto?), ma dipende da qual è la mancanza, se non esecuzione o assenza di invio del RCEE.

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